Una delle funzionalità più recenti che sono state introdotte da Office e, di conseguenza, anche da Microsoft Word è quella della dettatura vocale. Se è vero che il processo dell’evoluzione tecnologica porta a grandi risultati, è anche vero che si lascia dietro qualche passaggio fondamentale, dimostrando di essere all’altezza non con tutti gli aspetti di una questione. Nel caso specifico della dettatura vocale non mancano le polemiche, a causa di un sistema che potrebbe essere molto più rapido e dinamico di quanto effettivamente è, e che ha deluso per una serie di motivi di cui segue. Ma è davvero così o la dettatura vocale su Word funziona?
Come effettuare la dettatura vocale su Word
Prima di analizzare la dettatura vocale su Word, è fondamentale capire come sia possibile mettersi in comunicazione vocale con il proprio PC, anche per utilizzare sistemi operativi come Cortana che funzionano proprio con comando vocale. Quando si acquista il proprio PC avviene un processo di configurazione che permette di avere libero accesso ad un microfono che può essere utilizzato per molteplici scopi, tra cui quello della dettatura o dell’indirizzo (“Cortana, cerca… su Google”) di un determinato argomento.
Al di là di questo passaggio, che magari potrebbe essere sfuggito in fase di configurazione iniziale, è possibile utilizzare la dettatura vocale direttamente recandosi nel pannello di controllo, attraverso la sezione programmi e funzionalità e attivando il riconoscimento vocale del proprio sistema operativo che, in questo modo, potrò essere adibito a qualsiasi utilizzo che si faccia della propria voce.
Per effettuare la dettatura vocale su Word, utilizzando una delle nuove versioni del documento di testo su cui è presente il tasto specifico per utilizzarla, basterà cliccare – dalla home – su “dettatura”, presente in alto a destra all’interno del proprio documento. Premendo sulla freccia presente sotto l’icona del microfono si potrà selezionare anche la lingua in cui si intende dettare e con cui il documento trascriverà automaticamente.
La dettatura vocale funziona?
A questo punto, vale la pena analizzare le polemiche che si generano intorno alla dettatura vocale su Word. Per prima cosa, il sistema non è in grado di analizzare le pause linguistiche e i toni di voce, non riuscendo a fare distinzione tra virgole, punti o altri segni di punteggiatura (che dovranno essere dettati in quanto tali, pronunciando la parola “virgola” o “punto” se si vuole inserire i segni di interpunzione). Anche utilizzando il sistema di dettatura, però, spesso il sistema tende a confondere la parola “virgola” con quella che verrebbe utilizzata per inserirne una, stravolgendo completamente il testo.
A ciò si aggiungono quegli strafalcioni come verbi non coniugati, parole tronche o altro ancora che dipende da una mancata interpretazione precisa delle varie cadente, il che rende impossibile dettare con un ritmo più accelerato o comunque non scandendo nel modo migliore possibile ogni parola.
Questo sistema ha deluso non poco coloro che utilizzerebbero il sistema di dettatura vocale per scopi lavorativi o pratici, per accumulare materiale per documenti in modo piuttosto rapido. Ma esiste un sistema che possa risolvere parte di questi errori e che permetta, dunque, di non rinunciare alla dettatura vocale?
Essenzialmente sì, anche se non risolve tutti i problemi che sono naturali se a funzionare o un sistema che segue direttamente la propria voce. Nella stessa sezione “riconoscimento vocale” in cui si imposta l’utilizzo della propria voce è possibile anche effettuare delle correzioni per rendere l’utilizzo della dettatura vocale molto più fluido e dinamico: basterà pronunciare una serie di informazioni o parole, fatte seguire da “correct that”, o aggiornare il dizionario con lo stesso metodo. In questo modo si dovrà comunque prestare un occhio a quanto realizzato dalla piattaforma, ma con una sicurezza maggiore che la dettatura vocale su Word funzioni.